? Quante volte mettiamo alla prova la nostra forza mentale? Quanti autosabotaggi esercitiamo giornalmente pronunciando alcune parole “killer”? Sono molto brave ad intrufolarsi soprattutto quando si è più vulnerabili, magari dopo aver tirato tutta la notte per un’importante scadenza. Abbiamo tutti ceduto ai loro toni confortanti, ma è giunto il momento di eliminarle!
? Quali sono?
#1 DOVREI/AVREI DOVUTO
“Sarei dovuta andare a correre oggi” o “Avrei dovuto scrivere un nuovo articolo” o “Avrei dovuto telefonare a mia madre”. Le parole non dette che seguono sono: “ma non l’ho fatto”. Queste parole non dette sono pensieri ed i pensieri si insinuano e fanno un cazziatone alla nostra autostima. Quanti più “dovrei” diciamo, tanto più rafforziamo l’aspetto negativo e il fatto di non rispettare i piani. Cerchiamo allora di concentrarci sul qui e ora.
#2 NON POSSO
Ci sta che non posso fare qualcosa perché non ho le competenze o le risorse necessarie, ma un “posso fare” significa che posso impararle per raggiungere i miei obiettivi. Se sostituiamo “non posso” con “non voglio” ci permette di ammettere l’esistenza di una scelta. C’è coraggio e fermezza in queste parole, caratteristiche non presenti nel “non posso”.
#3 PROVERO’
Proverò ma non arrabbiarti se non lo faccio!” La frase ci fa sembrare incerti, insicuri e privi di fiducia. Il potere speciale di un “proverò” è quello di sabotare l’autostima. Sa che sei preoccupato per quello che gli altri pensano di te, così lascia spazio ad un “POSSO” e vai avanti. Sii fiducioso della preparazione che hai messo per raggiungere i tuoi obiettivi!
#4 TROPPO STRESSATO
Anche se non fossi tecnicamente stressato quando pronuncerai queste parole, probabilmente dopo lo sarai. Le parole sono potenti ed etichettare qualcosa ha un impatto sul modo in cui lo vedi. Uno studio ha confrontato il modo in cui una condizione medica è stata percepita quando è stato dato il suo nome comune ed è stato dato un nome più tecnico dal punto di vista medico. Le persone valutavano più gravi le condizioni quando avevano il termine medico-scientifico. Quindi etichettarti come “tremendamente stressato” quando in realtà sei solo un po’ più indaffarato del solito, non aiuta la tua forza mentale. Il nostro linguaggio guida le nostre credenze ed i pensieri. E le nostre credenze e pensieri guidano il nostro linguaggio. Basta trasformare questo circolo vizioso in uno virtuoso ?